Friday, December 23, 2011
Tuesday, September 27, 2011
Scorie
Thursday, September 22, 2011
Tuesday, September 6, 2011
Monday, August 29, 2011
Standing on the heads of giants
Thursday, August 18, 2011
Friday, June 3, 2011
Monday, May 23, 2011
Desperate cappuccino
Wednesday, May 18, 2011
Saturday, May 7, 2011
Sunday, April 24, 2011
Sunday, April 17, 2011
Thursday, April 14, 2011
Where did it all go wrong?
You feel you're older than time
You ain't exactly sure
If you've been away a while
Do you keep the receipts
For the friends that you buy
And ain't it bittersweet
You were only just gettin' by?
But I hope you know
That it won't let go
It sticks around with you until the day you die
And I hope you know
That it's touch and go
I hope the tears don't stain the world that waits outside
Where did it all go wrong?
And until you've repaid
The dreams you bought for your lies
You'll be cast away
Alone under stormy skies
(Gallagher N.)
Tuesday, April 12, 2011
Flebile voce
Monday, April 11, 2011
Dolce dormire
When I wake up early in the morning
Lift my head, I'm still yawning
When I'm in the middle of a dream
Stay in bed, float up stream
Please don't wake me, no
don't shake me
Leave me where I am
I'm only sleeping
Everybody seems to think I'm lazy
I don't mind, I think they're crazy
Running everywhere at such a speed
Till they find, there's no need
Please don't spoil my day
I'm miles away
And after all
I'm only sleeping
Keeping an eye on the world going by my window
Taking my time
Lying there and staring at the ceiling
Waiting for a sleepy feeling
Please don't spoil my day
I'm miles away
And after all
I'm only sleeping
Keeping an eye on the world going by my window
Taking my time
When I wake up early in the morning,
Lift my head, I'm still yawning
When I'm in the middle of a dream
Stay in bed, float up stream
Please don't wake me, no
don't shake me
Leave me where I am
I'm only sleeping
Thursday, March 31, 2011
Sunday, March 27, 2011
Vita
Monday, March 14, 2011
La cattiva strada
"La cattiva strada" (de André F.)
Alla parata militare
sputò negli occhi a un innocente
e quando lui chiese "Perché "
lui gli rispose "Questo è niente
e adesso è ora che io vada"
e l'innocente lo seguì,
senza le armi lo seguì
sulla sua cattiva strada.
Sui viali dietro la stazione
rubò l'incasso a una regina
e quando lei gli disse "Come "
lui le risposte "Forse è meglio è come prima
forse è ora che io vada "
e la regina lo seguì
col suo dolore lo seguì
sulla sua cattiva strada.
E in una notte senza luna
truccò le stelle ad un pilota
quando l'aeroplano cadde
lui disse "È colpa di chi muore
comunque è meglio che io vada "
ed il pilota lo seguì
senza le stelle lo seguì
sulla sua cattiva strada.
A un diciottenne alcolizzato
versò da bere ancora un poco
e mentre quello lo guardava
lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi
adesso è ora che io vada"
l'alcolizzato lo capì
non disse niente e lo seguì
sulla sua cattiva strada.
Ad un processo per amore
baciò le bocche dei giurati
e ai loro sguardi imbarazzati
rispose "Adesso è più normale
adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto
che io vada "
ed i giurati lo seguirono
a bocca aperta lo seguirono
sulla sua cattiva strada,
sulla sua cattiva strada.
E quando poi sparì del tutto
a chi diceva "È stato un male"
a chi diceva "È stato un bene "
raccomandò "Non vi conviene
venir con me dovunque vada,
ma c'è amore un po' per tutti
e tutti quanti hanno un amore
sulla cattiva strada
sulla cattiva strada.
Saturday, March 12, 2011
Pop Music
Lei non appartiene alla cultura
non la trovi sotto una bandiera
Lei non ha bisogno affatto di protettori
lei non può restare dentro, il suo posto è fuori!
Non l'avranno i figli del benessere
lei rimane ciò che deve essere
Non l'avranno gli avvocati ne i faccendieri
tantomeno i polizziotti o i carcerieri
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri
Lei ha mille facce o solo una
più è lontana e più ti sta vicina
Lei ha centomila anni, è nuova
han cercato di ammazzarla ma lei è viva
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri
Molti ne reclamano partenitÃ
ma lei non appartiene neanche a chi la fa
Non l'avranno i venditori di dischi
o i pagliacci camuffati da grandi artisti
non l'avranno i criminali....distinti
lei non è dei vincitori, lei è dei vinti
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri
La musica è dei poveri, la musica è dei poveri
Tuesday, March 8, 2011
Thursday, March 3, 2011
Coffee and books in a snowy morning
Wednesday, March 2, 2011
Indifference
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità ; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà , lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà , sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà , di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità , ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917
Antonio Gramsci
Saturday, February 26, 2011
The moon and a streetlamp
La luna è una lampadina (E. Jannacci)
Parlato: la luna è una lampadina...attaccata sul plafone, e le stelle sembrano limoni tirati nell'acqua. E io son qui, sul marciapiede, che cammino avanti e indietro, Lina, e mi fanno male i piedi, Lina!
Cantato: La luna l'è ona lampadina...tacata in sul plafun
E i stell paren limon traa in dell'acqua,
e mi sont chi, 'nsul marciapee
che cammini avanti e indreé, Lina.
E me fann mal i pee, Lina!
Parlato: Terzo piano, quarta ringhiera, la luce è ancora accesa; io so che sei su, Lina, ma non guardi giù, non mi vedi, non vedi che son qui sul marciapiede che cammino avanti e indietro, e mi fanno male i piedi, Lina, oh Lina!
Cantato: Terz pian, quarta ringera, la lus l'è anmò pissada
E mi sont chi, 'nsul marciapee
Che cammini avanti e indrè, Lina
E me fann mal i pee, Lina, oh Lina!
Parlato: Mi fanno male i piedi, Lina. Lo sanno tutti che sei su con Nino il barbiere perché ha un mucchio di soldi, e io son qui, che cammino avanti e indietro, e mi fanno male i piedi, Lina! eccetera
Cantato: El sann tucc che te set su con nìn el barbee
Perché el g'ha un mucc de danee
E mi sont chi che cammini avanti e indré
E me fann mal i pee, Lina!
Parlato: Il 31 (inteso come tram) è già passato, di 28 non ce n'è più, mi tocca andare a casa a piedi, Lina! E mi fanno male i piedi, Lina, oh Lina!
Cantato: El trentun l'è già passaa,
de vintott gh'è n'è pu,
me tocca andaa a caa a pee, Lina,
e me fann mal i pee,
E mi son chi che cammini avanti e indré...
E me fann mal i pee, Lina!...
Parlato: Una volta ho visto un gatto, che piangeva come un matto sotto il tuo portone, forse aveva perso il padrone.
Cantato: Anca mi son come on gatt,
son de sotta al to porton
Che caragni come on matt
E giughetti cui botton, Lina...
E mi son chi che cammini avanti e indré...
E me fann mal i pee, Lina!...
E mi son chi che cammini avanti e indré...
E me fann mal i pee, Lina!...
Friday, February 25, 2011
Tuesday, February 22, 2011
Monday, February 21, 2011
Sunday, February 20, 2011
Friday, February 18, 2011
Nowhere bus
Thursday, February 17, 2011
Wednesday, February 16, 2011
Tuesday, February 15, 2011
Nuvole calabre
Se la Salerno-Reggio Calabria è bloccata allora tocca farsi i paesini dell'entroterra e impiegare un'ora e mezza per coprire quella distanza che di solito richiede un tempo massimo di 30minuti...Tuttavia bisogna ammettere che in cambio ci sono posti fantastici da scoprire e paesaggi incantevoli in cui è piacevole perdersi.